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Il Comune di Berchidda

Il Comune di Berchidda

Il Comune di Berchidda ai piedi del Monte Limbara

Il Comune di Berchidda si trova a ridosso del confine naturale tra Logudoro e Gallura, ai piedi del Monte Limbara, nel versante Sud. Insieme a Tempio Pausania e Calangianus, costituisce uno dei tre comuni in cui si estende il Monte Limbara.

Il cuore del paese è rappresentato dalla Piazza del Popolo, rinforzata da un’alta muraglia, presso la quale si può godere di un punto panoramico speciale che guarda al monte Acuto e al Logudoro.

Piazza del Popolo ospitava tre chiese importanti:

  • – San Sebastiano (XVII secolo);
  • – il Rosario, restaurata a metà anni ‘80;
  • – Santa Croce (XVII secolo), rasa al suolo negli anni ‘50, per lasciare spazio all’omonimo Teatro.

Il resto della Piazza ospita la Casa Sanna, il Monumento ai Caduti, il municipio con bei conci a vista, dirimpetto alla Chiesa maggiore e la Biblioteca Comunale.

Al confine dell’antico centro storico, nel rione Sa Rughe (la croce), si trova il vecchio cimitero ottocentesco, abbandonato nel XX secolo, di cui è rimasta una statua marmorea. Sulle macerie di una vecchia caserma, edificio del XVII sec., è stata costruita la sede della biblioteca comunale.

Il Museo del Vino

A Nord del paese si può visitare il recente Museo del Vino, posta alle spalle delle ultime case, in località Contareddu, dove un tempo sorsero gli allevamento suini dell’odierno centro storico (Sas Cherìnas). L’edificio è il primo museo multimediale in Italia dedicato al vino e riveste perciò una certa importanza. È possibile poi la visita dell’Enoteca Regionale della Sardegna.

Il Museo del Vino consente di tracciare l’affascinante storia del vino nel Monte Acuto e in Sardegna all’interno di una serie di testimonianze che raccontano la vita materiale dei Sardi nel corso dei secoli. Nei locali del Museo si possono vedere le antiche zappe e i torchi, i tini e i piccoli strumenti per il lavoro nella vigna accanto a sofisticati strumenti tecnologici. Questa è la particolarità più suggestiva del Museo del Vino: proporre una finestra sul vino del passato, di oggi e del futuro. Inoltre lo spazio si presta ad accogliere tutti i prodotti dell’enologia sarda, di Berchidda e di altre culture locali. La visita al Museo si estendo al vigneto didattico che, immerso nel verde della macchia mediterranea e nei lecci, ginestre e mirti, fa da cornice all’affascinante struttura. Infine è presente un piccolo percorso enologico-etnografico dove si presentano degli oggetti e si cerca di raccontare gli stessi legati alla tradizione. È presente anche una sezione pratica, l’enoteca, dove si possono degustare ad acquistare i vini della Sardegna.

Sito ufficiale del Museo del Vino

Berchidda “Città dell’Olio”

Oltre al vino, Berchidda ha scommesso sull’olio e da qualche anno è diventata Città dell’Olio. Nell’economia locale del Comune di Berchidda, l’Oleificio Sociale è un punto di riferimento solido grazie ai suoi 1500 ettari di coltivazione.

Punti panoramici

Piacevole risulta la passeggiata nella pineta comunale che si raggiunge da Funtana Inzas o dal Museo del Vino. Si può così arrivare al panoramico Belvedere, e poco più avanti, alla croce del colle di Sant’Alvara, da cui si gode di una vista molto ampia sul Berchidda e dintorni.

Il Giardino delle Farfalle

Il “Giardino delle Farfalle” si trova sul Monte Limbara, parte Sud, quella corrispondente al Comune di Berchidda. L’allestimento del Giardino si adatta all’esigenza di fornire un habitat perfetto alle numerose specie di farfalle, unita a quella di far conoscere il patrimonio floreale sardo-gallurese. La visita si conclude in prossimità della serra per l’attività vivaistica. L’obiettivo della struttura sta nel supportare la produzione di specie da utilizzare nel Giardino delle Farfalle e di spazio per l’attività didattica rivolta alle numerose scuole che, ogni anno, visitano la Foresta Demaniale di Monte Limbara Sud. Un valido supporto anche per le attività previste nell’ambito del progetto “Arboreto Mediterraneo del Limbara”, ambizioso progetto dell’EFS, mirato a difendere e valorizzare la biodiversità del Mediterraneo.

Archeologia

Per quanto riguarda i siti archeologici presenti nel territorio, non sono molti i nuraghi che si sono conservati, soprattutto a seguito dell’editto delle chiudende.

Sono abbastanza numerosi i dolmen e poche le Domus de Janas: Su Balcòne e Su Furrighesu presso San Salvatore di Nulvàara, più isolata in loc. Su Furrighesu, presso il Rio Salomone a poca distanza dal confine con Oschiri e da una necropoli costituita da altre 4 domus de janas in loc. Andriazzu, che testimoniano l’antichissima occupazione del territorio già dal Neolitico (Cultura di San Michele 4000 – 3200 a.C). Dalla località di Sa Contrizòla provenne un ingente tesoretto di monete romane, ora al Museo Sanna di Sassari.

Non è trascurabile l’iscrizione di età romana nel Rio Iscorraboes (al confine con Monti), che menziona esplicitamente i Balari, antica popolazione della Sardegna artefice di una dura resistenza al dominio romano. Questa gente abitava l’area del Limbara e forse l’odierna Anglona.

Il Castello di Monte Acuto

A Berchidda il periodo medievale è rappresentato dai ruderi della rocca di Monte Acuto, le cui prime testimonianze riportano al XIII sec. (1237 – 1238) e ai coniugi Adelasia di Torres e Ubaldo Visconti. Dopo circa due secoli di notizie, perde d’importanza nel XV secolo, con successivo degrado. Nel secolo XIX è presente ancora la torre, ma al giorno d’oggi vi sono pochi resti (parte delle fondamenta e la cisterna). L’aspetto di questa fortezza giustifica il nome di Casteddu, identificante nella lingua locale il rilievo. Tale costruzione, non del tutto studiata e dai trascorsi incerti, fu sicuramente di notevole importanza strategica in epoca giudicale, ma finì con l’ospitare nel 1700 una comunità di banditi. Fino all’Ottocento era visibile la torre, la cui base corrispondeva a quella residua della cisterna.

Eventi

Festival Time in Jazz

Al di fuori del classico turismo costiero, Berchidda concentra tutte le sue energie sul Time in Jazz.

Nato da un’intuizione del trombettista locale e ormai star internazionale, Paolo Fresu, questo Festival vide la luce nel 1988. Col passare degli anni la manifestazione crebbe d’importanza, di pubblico e di estensione geografica, passando da una dimensione berchiddese ad una regionale.

Il Festival del Time in Jazz si è fatto così interprete del territorio, valorizzando siti archeologici, ambientali, monumenti naturali, chiese campestri, case museo, del territorio gallurese e del sassarese. E in questo modo il Time in Jazz è diventato uno dei Festival più importanti nel panorama jazzistico italiano. Numerosi sono difatti gli artisti che si sono esibiti in questa cornice: Uri Cane, Richard Galliano, Ludovico Einaudi, Roberto Gatto, Enrico Rava, Enzo Favata.

Durante il Festival c’è spazio per tutte le arti, non solo la musica. Manifestazioni cinematografiche, espositive, poetiche legate alla cultura sarda, danzano con amore insieme al Jazz.

ViviLimbara: conoscere la Montagna

Ogni anno nel mese di Ottobre, la Pro Loco di Berchidda organizza “Vivi Limbara”, ovvero due giornate di eventi dedicate al Monte Limbara tra sport, trekking, mtb, yoga, musica ed enogastronomia. Si susseguono attività per tutte le fasce d’età, passeggiate didattiche e libere su percorsi segnalati, visite al Museo del Vino e al Giardino delle Farfalle, Arkeotour (visita archeologia al Monte Acuto), tiro con l’arco, lezioni di yoga, parkour, escursioni e free running.

Come arrivare a Berchidda

Berchidda è servito dalla stazione delle Ferrovie dello Stato, da autolinee private che la collegano a Sassari, Olbia e Ozieri e dista 1km dalla SS597. In fase di ampliamento è la SS138 per Telti-Calangianus, che si collega alla SS127. Dista da Tempio Pausania: 45 min (35,9 km) passando per Strada Statale 127 Settentrionale Sarda e SP138.

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