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Monte Biancu in Gallura

Itinerari del Monte Limbara

Arrivo sul Monte Biancu

Sembra quasi uno scherzo, eppure anche sul Monte Limbara esiste una cima che rimanda alla nota cima – leggermente diversa col gallurese – ovvero il Monte Biancu. Il Monte Biancu con la sua altezza è una delle cime più elevate ma tra queste è sicuramente la più bella. Come dice il nome stesso, il candore delle sue rocce è ben visibile sin da lontano e i numerosi spuntoni rocciosi e monoliti che lo contornano gli regalano un aspetto severo. In questo articolo cercheremo di spiegarvi un percorso facile per arrivare sul Monte Biancu a piedi e in modo facile.

Itinerario Monte Biancu

Difficoltà: percorso facile su strade bianche e sterrate in disuso

Interesse: è la parte terminale della quarta tappa del Sentiero Italia, il sentiero ideato dal Club Alpino Italiano che attraversa l’Italia. Permette di vedere una delle zone più belle del Limbara camminando sotto magnifiche torri di granito e rocce dalle forme più strane. È anche un’occasione per vedere gli insediamenti abitativi che venivano usati sino a quarant’anni fa dai pastori durante la transumanza e nell’800 dai banditi.

Segnaletica: qualche cartello

Dislivello: 470 m in salita

Lunghezza: 12 km

Tempi A/R: 4h

Percorso: parcheggio al km 30,3 – sterrata di Li Mulini – Li Conchi – Li Cuntreddi Vintosi – Funtana Crispoli – sterrata di Li Mulini – parcheggio al km 30,3

Punti di appoggio e sorgenti: area di sosta e fonte Li Conchi, fontana Crispoli 

Accesso: raggiungere il km 30,3 della strada Calangianus-Telti (SS127), 4 km da Calangianus. Svoltare e parcheggiare in sua corrispondenza, in uno spiazzo con ingresso delimitato da grossi massi. Da qui parte una sterrata che si dirige verso il Limbara.

Descrizione: seguire la stradina dirigendosi verso ovest. Tenere la destra nel bivio che si incontra dopo poco. La strada prosegue rettilinea sino a raggiungere il cancello che immette nel demanio. Ignorarlo e continuare dritti su una vecchia strada sterrata che è delimitata da muretti a secco e corbezzoli. Questa si trasforma in sentiero e sale gradatamente raggiungendo la sommità di un dosso, quota 709 metri, dal quale è possibile ammirare la nostra meta: il Monte Biancu, e a sinistra la parete a forma di scudo del Monte Lisgiu e la Punta di li Femmini.

Da qui la stradina scende in una sella sotto il Monte Limbara per poi risalire senza sosta (a quota 920 metri si incontra un ruscello, Funtana dell’Azzo) verso il Monte Biancu sino ad innestarsi nella buona strada bianca di Li Mulini a quota 950 metri, proveniente da sud-sudovest. Transitare su questa a sinistra, ignorare la deviazione per Crispoli, e proseguire a destra in salita sino al passo Monte Li Conchi – Monte Biancu a 1000 metri di quota. Da qui la strada prosegue in discesa verso la valle Littagghjesu sino ai ripari sotto la roccia Li Conchi, località Grotte, area sosta e fontana.

Li Conchi

È qui che finisce la quarta tappa del Sentiero Italia. Grossi blocchi rocciosi posti alla base orientale del Monte Biancu (1150 metri) sono chiusi da muri a secco. Tutta questa zona è stata dal 1800 sino ai primi del 1900 il rifugio di banditi che trovavano protezione tra queste rocce ed il bosco. Inoltre, sino a 40 anni fa, i blocchi diventavano vere e proprie abitazioni per alcune famiglie di pastori di Telti, Calangianus e Nuchis che le sfruttavano nel periodo estivo durante il quale portavano il bestiame nella vallata. L’erba si manteneva verde e l’acqua nella valle non mancava mai: si formava così una piccola comunità che faceva il pane in improvvisati forni e lavava i panni nel Riu Litagghjesu. Ora le vecchie abitazioni sono state in parte restaurate dall’Ente delle Foreste e si possono sfruttare come ripari improvvisati.

Proseguire in discesa sino ad un bivio al quale si svolta a sinistra e nel seguente di nuovo a sinistra, in ripida ma breve salita. Si entra così in un pianoro costellato da torri e guglie, inselberg, tor. Su di essi sono state tracciate molte vie di arrampicata. La strada raggiunge un pianoro dove è presente una deviazione sulla destra che si ignora proseguendo dritti. La località si chiama Li Cuntreddi Vintosi, che significa I Luoghi Ventosi. Uscendo dal pianoro si trova a destra una guglia dalla caratteristica forma triangolare, Lu Monti di l’Albata (monte del vomere in gallurese). La strada prosegue in discesa incontrando la bella Fontana di Crispoli e, nel bivio più avanti, si svolta a sinistra e si prosegue dritti sino a ricongiungersi con la strada bianca di Li Mulini. Da qui si torna seguendo il percorso dell’andata a ritroso.

 

Fonte: Itinerari sul Limbara di Marco Marrosu (non in commercio)