Arrampicata e bouldering

Bouldering a La Cerra

La Cerra è anche paradiso del bouldering e meta per molti giovani appassionati a questo sport. Ci sono 9 settori, tutti in espansione, con più di 100 blocchi facilmente raggiungibili a piedi dalle camere o dal campeggio. I settori più vicino hanno un avvicinamento di 10 minuti, quelli più lontani 30 minuti.
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La storia del bouldering a la Cerra inizia nel 2013, con l’esperienza organizzata da Pietro dal Prà per La Sportiva, Sardinia Bloc Scouting. Sponsorizzati da La Sportiva e guidati dal grande Dal Prà, dieci atleti tra i più quotati di questo sport hanno battezzato la Gallura come nuova meta del bouldering. 

Questo evento è stato solo l’inizio dell’esplorazione e della pulizia di nuovi blocchi e settori che sono stati scoperti nel tempo. Tra i tanti che hanno contribuito negli anni successivi al 2013, vale la pena menzionare Edan Cunningham, uno tra i più giovani e determinati boulderisti che hanno soggiornato a La Cerra e contribuito notevolmente alla scoperta e pulizia di interi nuovi settori.

Ma ecco le parole di Pietro a qualche giorno dall’evento:


“In un anno il sogno è diventato realtà. La Sportiva mi ha appoggiato in tutto. Tre climbers nuoresi, Giorgio Soddu, Angelo Marratzu e Simone Masini sono stati determinanti con il loro entusiasmo e aiuto nella pulizia di molti blocchi. Persino i proprietari dei terreni sono stati contenti e disponibili. Il gruppo di climbers è stato eccezionale: ragazzi di diverse età e culture hanno legato fra loro sempre di più con il passare dei giorni. I fortissimi Nalle Hukkataival e Anthony Gullstein, solo apparentemente uomini di ghiaccio, i neo sposati Caroline Ciavaldini e James Pearson, gli italiani Silvio Reffo, Michele Caminati e il super guru del bouldering italiano Marzio Nardi, il simpaticissimo Fabian Buhl e il frizzante Cody Roth. Più i fotografi, i cameramen e lo staff la Sportiva. L'atmosfera calda e umana che unisce tutto il gruppo era incredibile già dall’inizio, e non ha fatto che migliorare col tempo, in un crescendo di entusiasmo per l’arrampicare e per lo scoprire ogni giorno blocchi nuovi dalle forme strepitose.
Nonostante il meteo incerto e capriccioso, con vento forte ed acquazzoni, siamo riusciti a scalare per sei giorni su nove, quasi sempre in zone dove non si era ancora mai arrampicato (La Maddalena a parte). In cinque giorni sono state percorse e valutate circa centocinquanta linee, fra il 5 e l’8a+, quasi tutte cinque stelle, distribuite in quattro diversi settori: due vicino ad Arzachena e due vicino a Tempio Pausania. Mi è sembrato che tutti i miei compagni di viaggio, giorno dopo giorno, abbiano sentito sempre di più questa terra e la dimensione dell’arrampicata che si può vivere qui. Si gasavano anche quando partono con roncola e spazzole, non solo quando scalavano su un blocco già pulito. Sono felice che tutti abbiano sentito il piacere e la responsabilità di lasciare una buona traccia e una concreta possibilità di fare bouldering qui in Gallura.
Le ultime sere, a cena -tutti innaffiati da buon vino-  qualcuno mi dice che ha già in programma di tornare qui quest’inverno… e così tutte le motivazioni che avevano fatto nascere in me questo sogno venivano soddisfatte. Ci siamo salutati con quel po’ di malinconia che accompagna la fine di tutte le belle esperienze, ma con un entusiasmo che sa tanto di arrivederci a qui.”
Pietro Dal Prà
Alpinista
Climbing Pulchiana

Arrampicata sul M. Pulchiana

Gli appassionati di arrampicata non vengono a la Cerra solo per il bouldering, ma anche per raggiungere la cima del Monte Pulchiana, il più grande monolite di granito d’Europa, che insieme alla Sarra di lu Tassu fa da cornice al nostro terreno. L’area del Pulchiana infatti ospita delle vie chiodate e trad con spettacolari fessure, placche e strapiombi. Tre queste, la più ambita è la storica linea Pochaontas, che conta quattro tiri apprezzati da tutti per la loro estetica. Di recente un’altra via di 6 tiri è stata richiodata da Maurizio Oviglia: “Arcu de Chelu”.

Per chi non si fida della corda, ricordiamo che la vetta spaziosa e accogliente del Pulchiana, col suo panorama mozzafiato che nei giorni tersi permette di vedere fino al mare, è raggiungibile anche a piedi.
Se la vostra è una vacanza di arrampicata allora non potete non passare da Monte Tuvu, una falesia con più di 30 monopitch e una spettacolare vista che si affaccia su Capo Testa e la costa Nord. A 20 minuti di macchina da qui.
La presenza del Monte Pulchiana alle spalle della Cerra offre agli ospiti appassionati possibilità di arrampicata sportiva e di calate con corda. Per raggiungere la vetta del Pulchiana, è stata da poco richiodata la via “Pocahontas”, un multi-pitch di circa 130 metri con tiri di livello che varia tra il 5c e il 6a+.

Lungo vari versanti del monte, esistono anche vie di arrampicata tradizionale con 5 o sei multi-pitch ben descritti sul sito Climbing Sardinia. Tutte le informazioni e i dettagli delle vie del Pulchiana si possono ritrovare nel libro “Pietra di Luna” di Maurizio Oviglia.

Recentemente, il monte Pulchiana è diventata meta per gli appassionati di calate, effettuabili non solo dalla vetta del monte ma anche da altre cime dell’altopiano alle spalle di La Cerra.